La verità ad ogni costo…

articoli_emozioniOggi un paziente di 8 anni mi ha detto che ha paura di dire le bugie: una paura che lo tormenta ogni giorno, a ogni ora.
Tutto è iniziato quando, un mese fa, la mamma gli ha detto di non giocare in un punto del giardino dove c’era un cancello pericolante, perché poteva essere pericoloso. Ma lui, insieme a un amichetto, è andato a giocare proprio lì. Quando la mamma gli ha chiesto se erano andati a giocare vicino al cancello, lui ha risposto d ino: l’amichetto, invece, ha fatto la spia.
La mamma, giustamente, si è arrabbiata moltissimo e l’ha sgridato, dicendogli che deve raccontarle sempre la verità.

Lui ci è rimasto molto male, ha sentito di aver fatto una cosa terribile dicendo quella bugia, si è sentito in colpa, e, essendo un bambino particolarmente sensibile al giudizio,  ha molto presto trasformato questo senso di colpa in una visione di se’ catastrofica.

sgridare-i-bambiniLa mamma si è arrabbiata soprattutto perché, disobbedendo, il bambino ha messo in pericolo se’ stesso e il suo amico: per far passare con forza il messaggio della pericolosità (e forse anche perché era molto spaventata dall’eventuale caduta del cancello)ha usato toni forti. Al bambino però, del concetto di pericolosità non è rimasto niente. Quello che è arrivato alla sua coscienza è che il suo atto di dire una bugia ha fatto infuriare la mamma: il mentire è diventato l’azione malvagia per eccellenza, un comportamento talmente iniquo e degenerato da dargli l’impressione di non poterlo controllare. Ha assunto una valenza sempre più grande, fino a trasformarsi in un nemico che può prendere il sopravvento da un momento all’altro. E’ divenuto un pericolo per la stabilità.

Per poter lavorare su questa paura, ci siamo messi a esaminare le valenze dell’atto di mentire. Perché è sbagliato? Quali sono gli svantaggi che reca? Ma, ancora più interessante, quali sono i vantaggi?

Quando una persona scopre che gli abbiamo mentito, si sente ingannata: il patto di fiducia implicito in un rapporto viene meno, e la persona sente di essere stata presa in giro. Nell’immediato, la rabbia, la delusione, l’indignazione, colpiscono e, in alcuni casi, feriscono. A lungo termine, inoltre, sarà difficile ripristinare quello stato di fiducia precedente, ci vorrà tempo prima di potersi appoggiare di nuovo all’altro senza la paura di finire di nuovo per terra.disperazione

Questo è il motivo per cui insegniamo ai bambini che dire le bugie è sbagliato.

Eppure, a volerci proprio guardare allo specchio, le diciamo anche noi. Le abbiamo dette ai nostri genitori, che la maggior parte delle volte non ci hanno neanche scoperti. Le abbiamo dette ai nostri partner, su piccole e grandi questioni, a volte. Le diciamo al capo, al vigile, all’amico che vogliamo proteggere, all’impiccione del 4° piano. Le diciamo ai nostri bambini, per paura, per protezione, a volte per pigrizia.

Se ve lo state chiedendo, no, non è la solita predica sul fatto che dovremmo essere onesti noi prima di insegnare ad essere onesti ai nostri bambini.
E’ piuttosto una riflessione sul motivo che ci spinge a mentire, sui vantaggi della bugia.

bambina-che-sorrideDire bugie può essere un comportamento che ha un valore adattativo? Esistono situazioni in cui la bugia assume caratteristiche di crescita? Quali legami ha, essa, con l’immaginario, con il pensiero laterale, con l’intelligenza creativa? E come si inserisce all’interno di un’educazione etica?
Come spesso accade, io di risposte non ne ho. Chiedo a tutti voi di aiutarmi ad ampliare questa riflessione.

Cosa ne pensate? Avete risposte o spunti di riflessione? Lasciate un commento.

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