L’estate è finalmente arrivata (anche se il meteo non è sempre d’accordo), e molti di voi stanno per partire per le sospirate vacanze. Ma, sia che partiate per mete lontane, sia che rimaniate in città, se avete bambini al seguito il cambio di routine può diventare faticoso: i bambini, infatti (come del resto noi) possono manifestare irritabilità maggiore durante le vacanze: cambiare gli orari, le abitudini, i luoghi può destabilizzarli notevolmente.
Molti genitori, inoltre, non sono abituati a passare così tanto tempo insieme a loro, e si sentono investiti di ulteriori responsabilità: il risultato è da un lato bambini più irrequieti, dall’altro genitori più stressati.
Come evitare questo meccanismo? Per ogni evento ci sono sempre due facce, sta a voi individuare i vantaggi di questa situazione. Potete infatti approfittare del periodo estivo per incrementare l’autonomia del bambino, favorire la sua socializzazione, trascorrere del tempo di qualità con lui.
La prima cosa importante è non cadere nel tranello della troppa responsabilità: non dovete pianificare un’estate educativa, potete invece sperimentare nuove forme di giochi e passatempi che nei periodi lavorativi non potete o non avete il tempo di fare.
- Fategli usare i 5 sensi nelle attività quotidiane. L’estate è un ottimo momento per giocare con frutta e verdura, aiutando mamma e papà a cucinare. Sporcarsi (e sporcare) risulta più leggero se siamo in campeggio, in spiaggia o nella casa al mare: annusare, maneggiare, assaggiare i cibi possono aiutare notevolmente ad aumentare le tipologie di cibo che i bambini mangiano, e a superare l’alimentazione selettiva. Allo stesso modo, quando passeggiate all’aperto o nelle grandi città, fategli provare il piacere di annusare l’aria di quel posto, di toccare la pietra di cui è fatto un palazzo antico, di assaggiare un dolce speziato. Farà tesoro di queste competenze, e potrà usarle anche nella vita quotidiana. E forse, può essere un esercizio anche per noi adulti, che spesso diamo per scontata un’esperienza, e la consumiamo in fretta, invece di assaporarla.
- Giocate con la libertà. Allentare le redini su Orari, Permessi & Co. non è sintomo di pigrizia genitoriale, ma un regalo che potete fare ai vostri figli per aiutarli a diventare autonomi. Approfittate del fatto che fa caldo e che non devono andare a scuola per far scegliere a loro come vestirsi, come lavarsi, cosa fare nella giornata: assegnategli piccoli compiti nella partenze o nella gestione degli spostamenti. Date grande spazio alla pianificazione della giornata in famiglia, in cui ognuno ha il diritto di proporre un pasto o un’attività, e mostrategli come si sceglie in un gruppo con rispetto per tutti i membri. Lasciatelo giocare con i bambini che incontra al campeggio o in spiaggia, sforzandovi di controllarlo solo a distanza. A settembre lo troverete cresciuto, con nuovi bagagli di consapevolezze.
- Collezionate. Portatevi sempre dietro un sacchetto, una bustina, dove raccogliere piccoli tesori che trovate nel bosco, in spiaggia, nei mercatini. Potete incollarli su un quaderno, o trasformarli in gioielli, soprammobili, oggetti di vario uso. Trasmetterete a vostro figlio il valore delle cose e dei ricordi.
- Usate la tecnologia in maniera creativa. Non è più il momento di giochi per tenerlo distratto, né di cartoni di Peppa Pig. Anzi, se riuscite a togliere i cartoni dai vostri devices, ancora meglio. Utilizzate l’attività tipica delle vacanze in tutto il mondo: fate foto. A partire dai 4 anni, infatti, i bambini sono tranquillamente in grado, insieme a un adulto, di scattare foto da un tablet o da un telefono. L’attenzione nel cercare contenuti da immortalare è una delle attività che, fra tutte, aiuta di più a educare l’occhio all’immagine. Molto più del portarli a vedere musei o mostre, infatti, provate a suggerire inquadrature, mostrando loro le linee,gli accostamenti di colore, le ombre e le luci, i piccoli particolari e la visione d’insieme. Private con loro anche a creare delle piccole composizioni da fotografare, sovrapponendo sassi sulla sabbia, o foglie di colore diverso tra loro. L’educazione all’immagine scarseggia nella scuola: aiutate vostro figlio a costruirsela in autonomia. Potreste scoprire aspetti interessanti anche voi.
- Se poi arriva il giorno in cui non sapete più cosa inventare, fate come faccio io a scuola: giocatevi il jolly ”Inventa tu qualcosa”, e lasciatevi stupire da quanti giochi entusiasmanti può inventarsi un bambino.
Buone vacanze a tutti!